Romanzi a fumetti - Dragonero

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Dylan Steele
     
    .

    User deleted


    Nessuno aveva ancora aperto un topic al riguardo, eh?
    Lo faccio io...
    L' ho appena finito di leggere: soggetto classico fantasy con tutti gli elementi del genere, si riscatta, però, nell' ottima sceneggiatura, e, soprattutto, negli ottimi disegni di Matteoni!!! :o: :o: :o: Non rimane che vederlo all' opera sulla miniserie di Manfredi... :D :D ;)
    Lo consiglio agli appassionati come me del genere, anche perchè al prezzo di 8 euro si intascheranno oltre ad una buona storia, un albo da collezione... :)
    Bene, ed ora voi... Cosa ne pensate?
     
    .
  2. m0n3
     
    .

    User deleted


    l'ho messo da parte in fumetteria...settimana prossima lo prendo e poi e lo leggo...vedremo!!
     
    .
  3. King Mob
     
    .

    User deleted


    Comprato oggi in fumetteria.
    Appena ho il tempo di leggerlo vi posto anche il mio parere.
     
    .
  4. King Mob
     
    .

    User deleted


    Lettura ultimata!
    Cominciamo dai disegni. Matteoni è un grande disegnatore perfettamente a suo agio con le ambientazioni fantasy. Mi sembra che abbia uno stile a metà strada tra la linea chiara dei salernitani e il tratteggio di Alessandrini.
    L'unico appunto riguarda alcune scene di lotta, parliamo giusto di una manciata di vignette, in cui la composizione mi sembra poco leggibile.

    La storia è un fantasy dall'impianto alla Terry Brooks. In una vignetta viene anche citato il celebre fuoco magco di Allanon.
    I personaggi sono ben caratterizzati, e il ritmo mi sembre ben equilibrato tra introspezione e avventura. Idea molto carina quella di inserire la mappe dei luoghi, proprio come nei romanzi fantasy.
    Ci sono alcune cose però che non mi hanno convinto. Prima di tutto i continui riferimenti alla lingua antica. Ad ogni tot vignette, si legge una parola immaginaria il cui significato è spiegato in una didascalia in basso. Cosa che va bene una o due volte, ma che alle lunghe diventa snervante. E poi, secondo me, non funziona per due motivi:
    1) Non ha senso. Se io chiamo un luogo valle oscura a che cavolo mi serve sapere il nome antico? Non è un incantesimo che si comprende meglio conoscendo le parole magiche, non è un messaggio cifrato da scoprire, non è una parola pronunciata da un personaggio che parla una lingua diversa. Quindi a che serve?
    2) Spezza il ritmo. Tu stai sul tuo divano a tre metri da un ventilatore che ti godi il fumetto, e ad ogni battuta di questo o quel personaggio, leggi una specie di starnuto/colpo di tosse infilato nel discorso. E giù a sbirciare il significato nella dida. Può seriamente venire il torcicollo. Seriamente eh.
    Altra cosa che non mi è piaciuta, riguarda la minaccia che devono affrontare i protagonisti. Un tema fin troppo sfruttato in parecchi romanzi.
    Su due piedi mi vengono in mente il divieto presente nelle pietre magiche di Shannara, e la barriera presente nel primo romanzo del trono di spade.
    A conti fatti è stata una lettura piacevole. Per intenderci non è La Stirpe di Elan, ma è un bel fumetto. Ci sono anche i semi per eventuali nuovi episodi.
    Sono curioso di sapere se venderà più del legionario.





     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Myriam

    Group
    Member
    Posts
    6,538
    Location
    Friuli

    Status
    Online
    non sono riuscito a prenderlo...
    dalle mie parti ne erano usciti pochi e per di piu un po rovinati,addirittura uno era talmente ingiallito che sembrava li da un anno
    ora sono tutti finiti,speriamo di riuscire a trovarlo da qualche altra parte quando ne avrò l'occasione :(
     
    .
  6. Manuela Soriani
     
    .

    User deleted


    Che ottimo commento quello di King Mob!!!

    ^___________^

    Ed io che non evevo tempo per scrivere una recensione tutta mia, lo quoto a pieno!!!
    In pregi e difetti.

    Aggiungo e sottolineo che Matteoni è davvero davvero bravissimo!!!
    Molto grafico, capace di rendere una grande quantità di ambienti con una notevole maestria.
    Senza contare la grande capacità di sintesi che è stato in grado di raggiungere e l'uniformità di tratto per un albo che ha necessitato di ANNI per la sua realizzazione.
    300 pagine sono moltissime!
    Ed un disegnatore impara nuove nozioni tavola dopo tavola.

    I miei sinceri complimenti.
     
    .
  7. King Mob
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    non sono riuscito a prenderlo...
    dalle mie parti ne erano usciti pochi e per di piu un po rovinati,addirittura uno era talmente ingiallito che sembrava li da un anno
    ora sono tutti finiti,speriamo di riuscire a trovarlo da qualche altra parte quando ne avrò l'occasione :(

    Non sei il primo che si lamenta di questo fatto. Vuoi vedere che i vertici della casa editrice hanno diminuito la tiratura rispetto al precedente romanzo a fumetti?

    CITAZIONE
    Aggiungo e sottolineo che Matteoni è davvero davvero bravissimo!!!
    Molto grafico, capace di rendere una grande quantità di ambienti con una notevole maestria.
    Senza contare la grande capacità di sintesi che è stato in grado di raggiungere e l'uniformità di tratto per un albo che ha necessitato di ANNI per la sua realizzazione.
    300 pagine sono moltissime!
    Ed un disegnatore impara nuove nozioni tavola dopo tavola.

    Infatti le ambientazioni cambiano continuamente. Per non parlare delle creature immaginarie...
    Poi utilizza i neri e il tratteggio in maniera molto elegante. Alla fine della lettura sono rimasto molto molto soddisfatto sul versante dei disegni. Come ho scritto prima, ci sono solo poche vignette in cui ho avuto difficoltà a capire cosa accadesse. Per esempio a pag 28 quando il soldato lotta con la creatura.
    Comunque ho messo nel motore di ricerca il nome del disegnatore, e ho beccato un'intervista in cui Matteoni parla di una gavetta come collaboratore occulto per un noto disegnatore italiano (di cui non ha voluto rivelare il nome). Insomma, è uno che prima di approdare a Drago Nero, ha macinato parecchie tavole ad alti livelli.
    L'intervista si trova qui:

    http://www.comicus.it/view.php?section=rubriche&id=962 (prima parte)
    http://www.comicus.it/view.php?section=rubriche&id=968 (seconda parte)

    Ci sono anche delle tavole di prova diverse da quelle utilizzate.


     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Max

    Group
    Member
    Posts
    712
    Location
    Genova

    Status
    Offline
    Confermo i problemi a reperirlo: a Genova ho dovuto girare 8 edicole prima di trovarne una che ne aveva ancora una copia e tutte le altre 7 mi hanno detto di averne ricevuto pochi e di averli terminati entro il giorno successivo all'uscita.

    SPOILER (click to view)
    Concordo anche sul fatto che l'uso della "Lingua Antica" dopo un po' stanca..

    In generale mi e' piaciuto, bella storia, azzeccati i disegni (tranne per i demoni alati che mi sono sembrati troppo confusi, nelle vignette in cui compaiono ci ho messo un po' a capire che venivano generati da quella roba scura, subito mi sembrava che la stessa si fosse limitata ad appicicarsici sopra, come per richiamarli), ma mi ha lasciato un vago senso di "gia' visto":

    - Gli esseri selvaggi che vivono al di la' del vallo (non ricordo il nome e non ho sottomano il fumetto) ottenuti dai cattivi deformando gli elfi come in Tolkien

    - Gli stessi di sopra che come stile ricordavano molto i Taan del ciclo della Pietra Sovrana ed anche l'elfa botanica mi ricordava un po' (sopratutto graficamente) i Pecwae del succitato ciclo

    - Il muro di divisione si e' visto in molte storie, a naso mi veniva da pensare alla saga di Chondos di Paul Edwin Zimmer

    ecc...

    Intendiamoci, nulla di male se la storia che ne esce e' buona, ma avrei preferito leggere qualcosa che sapesse piu' di "originale"
     
    .
  9. DOCTEUR MYSTERE
     
    .

    User deleted


    Cavolo è da quando vidi la "pubblicità" su DIME PRESS anni fà che volevo vedere che tipo di fumetto fosse.....
     
    .
  10. King Mob
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Intendiamoci, nulla di male se la storia che ne esce e' buona, ma avrei preferito leggere qualcosa che sapesse piu' di "originale"

    Quoto il tuo ragionamento.
    Credo che gli autori si siano fatto condizionare dalla formula dei grandi romanzi di quel genere narrativo. Un trama molto "ragionata" per piacere ad un certo tipo di lettori, senza perdere le caratteristiche del tipico fumetto Bonelli.
    Anche la mia non è una critica distruttiva: il fumetto è bello, e merita i soldi dell'acquisto. Spero solo che nell'eventuale seguito, ci sia una maggiore voglia di rischiare. Isomma più idee completamente originali e meno stereotipi.
     
    .
  11. -logan-
     
    .

    User deleted


    io ne sono stato soddisfatto, i disegni sono ottimi, ed anche la storia m'è piaciuta, sarà che pur amando il fantasy non ne ho leti tanti quindi ho fatto meno caso al già visto... :D
    la lingua antica l'ho vista come un di più, ma non fastidiosa.
    faccio i miei complimenti agli sceneggiatori che cmq hanno dosato gli argomenti, a parte alcune cose lasciate volutamente aperte per un'eventuale seguito in miniserie, non hanno messo trame e sottotrame che si chiudevano in fretta e tirate via...
     
    .
  12. DOCTEUR MYSTERE
     
    .

    User deleted


    DIME PRESS Magazzino Bonelliano 20 - Anno 1998

    http://img515.imageshack.us/img515/3505/dragonero1998cx2.jpg

    :cry: Scusate la grandezza :cry:
     
    .
  13. King Mob
     
    .

    User deleted


    Grazie per averci segnatalto questo articolo ricco di spunti.
    Appena ho un pochino di tempo posto qualche mio commento a riguardo...

    La scansione era un po' inclinata ma perfettamente leggibile.
    Peccato per quegli errori di battitura: nel testo ho trovato un sacco di strane lettere x :P
     
    .
  14. Manuela Soriani
     
    .

    User deleted



    Che bell'articolo!
    Grazie per lo spunto!

    Ma Enoch lo scrisse nel 1998?
    @___@'''
    Quant anni è stato chiuso nel cassetto quel povero progetto?
     
    .
  15. King Mob
     
    .

    User deleted


    Trovo il ragionamento di Enoch molto interessante ma non del tutto convincente. In pratica, lui vede nelle serie a lungo termine, un limite assente nelle miniserie. In particolare mi ha colpito quando dice:

    CITAZIONE
    Sappiamo che dopo i primi anni, in cui l'autore è un vulcano e firma ogni mese la sceneggiatura, la testata ha bisogno di altri scrittori, ognuno dei quali porta i suoi gusti e la propria personalità. Inevitabile.

    Non è sempre così. Ci sono scrittori molto prolifici e veloci, che riescono a coprire il 95% delle sceneggiature con ottimi risultati e senza stancarsi. Un esempio è il papà di Jonathan.
    In secondo luogo, non sempre il lavoro di squadra è un male. Nel caso Dylan Dog, citato dallo stesso Enoch. Se non avessimo avuto un approccio corale, ci saremmo persi tanti piccoli capolavori. Per fare un esempio, a detta di molti, una delle storie più belle in assoluto di Dylan è Johnny Freak. Però se andiamo a leggere nei titoli, la trama ha due firme: Mauro Marcheselli e Tiziano Sclavi. Quindi, siamo proprio sicuri che il lavoro di squadra sia necessariamente un male?
    Non esistono formule matematiche in ambito creativo. Si può dare il massimo sia con una visione molto personale dell'opera, sia con un approccio corale. Sia scrivendo quasi tutto, sia supervisionando altri.

    Da come la vedo, una miniserie, in un solo caso ha effettivamente una vantaggio sulla formula standard: quando in un certo numero di episodi, spara tutte le cartucce senza risparmiare le munizioni. Come accade in certi cicli letterari, i quali, dopo evoluzioni e stravolgimenti, presentano un finale talmente perentorio da non ammettere seguiti facili. In questo modo il finale non è scontato.
    Il protagonista può invecchiare, può morire. I comprimari possono essere completamente rimodellati. Può accadere di tutto.
    Invece, secondo il ragionamento di Enoch. La logica della miniserie, sembra essere quella di non bruciare i ponti nel tentativo di tornare con un nuovo ciclo di storie. Situazione che abbiamo visto sia con Brad Barron che con Drago Nero. Ed è questo uno dei motivi per cui non smetterò mai di rimpiangere Zona X. In quel caso lo scopo finale era quello di raccontare una storia che si chiudeva per fare posto ad un nuova miniserie. Era il primo fumetto italiano basato sulla logica dei contenitori giapponesi. E secondo me, quella resta la direzione in cui bisognerebbe insistere.

     
    .
23 replies since 22/6/2007, 20:27   465 views
  Share  
.